Vita da prof…

La stanza

La stanza

    «Prof, ma esattamente il razzismo cos’è? Voglio dire, perché si è razzisti se la razza umana è una sola? Che senso ha? Non lo capisco».

     «Ragazzi, è molto semplice, alla base di tutto c’è la non conoscenza che poi, molto spesso, si trasforma in paura».

     «Paura?! Cioè?».

     «Vi faccio un esempio: immaginate d’entrare in una stanza completamente buia. Non vedete nulla, quindi non sapete cosa ci sia dentro. In molti casi, diventereste diffidenti e iniziereste a temere il peggio. Poi, però, riuscite ad accendere la luce e a osservare il luogo in cui vi trovate, conoscendone anche i minimi dettagli. A quel punto, ogni timore passa, ogni diffidenza scompare e potreste iniziare anche a trovarvi a vostro agio. Ebbene, secondo voi, tra il buio e la luce cos’è cambiato?».

     «Prof, la conoscenza della stanza».

     «Giusto, consapevolezza che ha eliminato ogni precedente sospetto, quindi ogni eventuale paura. Adesso, considerate il mondo in cui viviamo come un’enorme stanza costituita da un’infinità di altre stanze più piccole. Lì, all’interno di ognuna di esse, la conoscenza eliminerà la diffidenza. Poi, magari, la stanza non vi piacerà e vorrete “riarredarla”, ma almeno ne sarete coscienti e avrete deciso con la vostra testa».

Prof. Antonio Fragapane

 

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