Il Palio del Baradello, tra memoria e rievocazione storica

Di Giada Evangelista

Il Palio del Baradello, tra memoria e rievocazione storica

A Como, dal 1981, viene organizzata e realizzata la rievocazione storica del Palio del Baradello: ma in cosa consiste tale evento? Ma partiamo dall’inizio, ovvero dal perché fu costruita la torre del Baradello. Eretta nel VI secolo, nell’ambito della decennale guerra tra Como e Milano; venne concepita come struttura di avvistamento per avvistare i l’esercito milanese che voleva invadere Como, circostanza poi verificatasi, perché, al termine del conflitto, Como venne prima occupata e poi distrutta. La rievocazione del Palio del Baradello si riferisce all’episodio storico dell’entrata a Como dell’imperatore Federico Barbarossa, avvenuta nel marzo del 1159 a causa dei conflitti ancora esistenti tra Como e Milano (città, quest’ultima, che voleva impedire a Como di espandere il suo potere): l’imperatore venne accolto nella città dalla popolazione e dal Vescovo Ardizzone che, in modo simbolico, gli consegnò le chiavi della città.

La manifestazione del Baradello, quindi, da quarantaquattro anni, celebra la liberazione di Como dal conflitto con Milano e, di conseguenza, l’arrivo imperiale nella nostra città e ricrea, nei minimi dettagli, ciò che successe al tempo del Barbarossa, dal gesto simbolico della consegna delle chiavi di Como alla cena medievale, dai vestiti all’uso dei vari accessori e strumenti dell’epoca. Ma il Palio, negli anni, ha subito anche molti cambiamenti, dai giochi alle gare svolte, dagli stemmi e gonfaloni portati in mostra ai borghi partecipanti alla manifestazione. All’inizio, infatti, partecipavano tre Contrade, dodici Borghi e sei Comuni che gareggiavano e sfilavano contemporaneamente. C’erano innumerevoli giochi, sfilate ed eventi, alcuni dei quali, però, nel tempo non sono stati più organizzati, come la Gara degli astieri, gli scacchi viventi, la gara coi trampoli, la corsa dei cerchi, la corsa con le botti, la corsa con le oche, il rapimento della castellana, la lotta medievale, la corsa con gli asini, il gioco della palla, l’assalto al castello e i Gondolieri. Poi, al termine delle sfilate e di tutte le gare si realizza quello che è considerato il corteo finale, con la premiazione del borgo vincente sulla base del punteggio accumulato in tutte le gare effettuate.

Giada Evangelista

 

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