Adolescence, tra fiction e realtà (Parte seconda)

Di Noemi Marcone

Adolescence, tra fiction e realtà (Parte seconda)

Nel terzo episodio di Adolescence, la scena è ambientata sette mesi dopo l’arresto di Jamie, che vediamo subito impegnato in una seduta con la psicologa Ariston, la quale era venuta a conoscenza, tramite una guardia di sicurezza, che lo stesso Jamie era stato coinvolto in una brutta rissa con un altro detenuto. L’incontro inizia con la Ariston che afferma di voler capire come siano effettivamente andate le cose la sera dell’omicidio e di volerne capire anche le circostanze. La psicologa si ritrova però davanti a un ragazzino con veloci sbalzi di umore, che vanno dall’amichevole e disponibile all’assumere veri e propri comportamenti arroganti e violenti. Ariston decide, quindi, di parlare del contesto sociale in cui ha vissuto il ragazzo, portando Jamie a parlare di cosa sia davvero successo, ovvero che Kathie, aveva mandato una foto osé a un ragazzo della scuola, che aveva subito iniziato a bullizzarla, e per questo motivo Jamie aveva pensato di chiederle di uscire, approfittando del momento di fragilità della ragazza, cosa che non era successa poiché Kathie lo aveva respinto. A questo punto della storia, Jamie prima continua a negare alla psicologa il fatto che fosse stato lui a uccidere Kathie, poi minimizza l’omicidio dicendo di se stesso di essere una persona migliore rispetto alle altre perché seriamente convinto di averla, invece, “salvata” dalle violenze della maggior parte dei ragazzini. Ma, gettando per un attimo la maschera, alla fine della seduta, Jamie ha un altro sbalzo di umore e inizia a chiedere in maniera insistente a Ariston se lo vedesse brutto, così costringendola a interrompere bruscamente il loro incontro prima del tempo a causa della fortissima tensione che si era creata tra i due. 

Nel quarto e ultimo episodio, invece, ritroviamo i personaggi a oltre un anno dopo l’arresto, il giorno del compleanno di Eddie, padre di Jamie. La giornata era iniziata bene, fino a quando alcuni adolescenti vandalizzano il furgone della famiglia, rovinando l’atmosfera. Da lì a poco, l’intera famiglia va a comprare la vernice per coprire la scritta nonse e durante il viaggio di ritorno, arriva la chiamata settimanale di Jamie, che inizia con gli auguri fatti al padre e si conclude con la volontà espressa da Jamie di dichiararsi colpevole.

Adolescence è una serie TV diventata subito famosa anche per una scelta registica molto particolare, ovvero quella di aver usato un solo e unico piano sequenza per ogni episodio, eliminando così ogni tipo di divisione in inquadrature e rendendo le puntate “fluide” dall’inizio alla fine. Le riprese sono state realizzate dopo tante prove, avvenute off camera così che anche i direttori della fotografia potessero decidere nel modo giusto luci e obbiettivi. La serie ha ricevuto moltissime recensioni positive, soprattutto da parte degli spettatori adolescenti che si sono sentiti capiti e compresi anche per come è stato rappresentato il loro mondo, dalla scuola alle relazioni sociali e familiari.

Noemi Marcone

 

Circolari, notizie, eventi correlati