Adolescence, tra fiction e realtà (Parte prima)

Di Noemi Marcone

Adolescence, tra fiction e realtà (Parte prima)

Adolescence è una serie tv Netflix ambientata in Inghilterra che racconta, in modo esplicito e diretto, la storia di Jamie Miller, tredicenne accusato di aver ucciso una compagna di scuola. La miniserie è divisa in quattro episodi di circa un’ora ciascuno, dove vengono spiegate le varie fasi dell’indagine che deve affrontare Jamie. Nel primo episodio, ambientato principalmente nella caserma della polizia, il protagonista viene arrestato alle sette di mattina, a casa sua, con l’accusa di aver ucciso Kathie. Il racconto continua con l’interrogatorio che il poliziotto Boscombe e la sua collega Frank fanno a Jamie, e con la successiva manipolazione dello stesso Jamie nei confronti dei genitori, che, allo stesso tempo, vivono una vera e propria negazione verso l’accusa al figlio. In seguito, Jamie richiede di avere come supervisore il padre che, pensa, lo avrebbe capito e sostenuto, ma prima dell’interrogatorio il tredicenne accusato riesce ad avere un colloquio con il suo avvocato, il quale gli consiglia di rispondere con un secco “nessun commento” a qualsiasi domanda relativa all’omicidio. In questo episodio comincia a essere chiaro il modo in cui Jamie considera e si rapporta con le donne, come nella sequenza in cui cerca di avere alcune risposte attraverso dei commenti sessuali espliciti che scrive su vari profili Instagram. Nella stessa puntata vi è anche la conferma che il reato è stato commesso dal ragazzo, filmato da una videocamera di sorveglianza e il cui video, visto dal padre insieme al figlio, sciocca il genitore. 

Il secondo episodio si basa, invece, sulla ricerca delle prove e sulla mancanza dell’arma del delitto. I detective si recano sul posto più frequentato da Jamie, ovvero la sua scuola, ma, appena entrati, anche se vengono accolti dalla preside, si accorgono subito di quanto disordine ci sia in quel luogo, tra ragazzi indisciplinati e professori incapaci di contenerli. I poliziotti, in questo episodio, parlano con Jade, la migliore amica di Kathie – che però non reagisce bene al colloquio, innervosendosi e arrabbiandosi pesantemente sia coi poliziotti che con la stessa preside – e poi anche con Adam, il figlio del poliziotto Boscombe, il quale, dopo aver fatto alcune ricerche, riferisce di aver capito che Jamie era stato bullizzato da Kathie con degli strani messaggi composti da emoji, decifrabili solo da chi conosceva il loro vero significato. Boscombe e Frank parlano anche con Ryan, il migliore amico di Jamie, che però tenta di scappare e, immediatamente catturato, ammette di aver dato a Jamie il coltello con cui Kathie era stata uccisa, in tal modo venendo egli stesso arrestato per complicità nell’omicidio. 

Noemi Marcone

 

Circolari, notizie, eventi correlati