Adescamento e social: due fenomeni connessi?

Di Zeno Finzi

Adescamento e social: due fenomeni connessi?

Chi non si è mai sentito dire di “non accettare caramelle dagli sconosciuti” dalla mamma, dal papà o dai familiari? Ma un avvertimento del genere può applicarsi anche ai social? Beh, è ovvio che non si possano accettare caramelle online, ma per esempio ci sono delle persone, i cosiddetti “adescatori on-line”, che utilizzano altri modi per convincere a compiere determinate azioni. Per esempio, c’è una tattica denominata Grooming, con cui l’adescatore si finge di un’altra età, sesso, orientamento sessuale o religione, in base alla persona con cui sta parlando, solo per fare in modo di entrare nelle sue grazie. Poi c’è il Catfishing, che è simile al Grooming ma con l’aggiunta di profili falsi, foto rubate e tutto l’armamentario che possa convincere la vittima. E spesso Grooming e Catfishing vanno di pari passo e vengono utilizzate insieme.

Esiste anche l’adescamento tramite videogiochi, in cui chi ne fa uso si finge un giocatore e comincia a chattare con la vittima, offrendo regali o contenuti sbloccabili a pagamento all’interno del gioco, per ottenere favori. In seguito trasferiscono la conversazione in social privati come WhatsApp o Discord e, se ci riescono, provano a ottenere informazioni personali o tentano di organizzare incontri. Se, poi, tutto va come sperato dall’adescatore, ecco entrare in gioco il Love scamming e lo Street Grooming: nel primo, si preme sul fatto di essere innamorati o si raccontano storie drammatiche per ottenere regali o denaro, nel secondo, si cerca di creare una dipendenza emotiva tramite regali e poi si usa il senso di colpa o le minacce per mantenere il controllo.

Durante la scrittura questo articolo ho guardato il cortometraggio di RaiPlay La bambola di pezza, un corto che secondo me, oltre a essere molto interessante, è anche molto toccante e in cui la trama fa notare bene tutte le caratteristiche dell’adescamento e delle relazioni tossiche, situazioni che spesso vanno a braccetto. 

Il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (CNCPO) ha registrato 370 casi di adescamento online nel 2024, con un aumento del 5% rispetto al 2023. La fascia più vulnerabile rimane quella dei 14-16 anni (+22%). Secondo il rapporto della Polizia Criminale, i reati di adescamento on-line sono cresciuti del 4% nei primi sei mesi del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, inseriti in un contesto di 20.502 reati totali contro minori.

Quindi, come proteggersi da un adescatore? On-line è fondamentale diffidare di determinate persone, ma come? Per esempio astenersi dal mandare propri nudi ad altre persone, sospettando delle persone che diventano molto affettuose troppo in fretta, non accettando incontri che non abbiano una situazione di sicurezza totale (per esempio in un luogo pubblico o informando un familiare). E cosa fare nella vita reale? Il consiglio degli esperti è quello di seguire sempre il proprio istinto, quindi se una persona vi mette a disagio non fidatevi. Poi è utile diffidare di persone con atteggiamenti manipolatori, prestando molta attenzione ai seganli più comuni come la mancanza di rispetto per i confini personali o un comportamento manipolativo o predatorio. In ogni caso, ci sono dei numeri come il 112 (numero unico di emergenza), il 113 (Polizia di Stato), il 114 (Emergenza infanzia) e il 1522 (numero antiviolenza e stalking) che, se chiamati, aiuteranno chi è in difficoltà. 

Zeno Finzi

 

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