La fotografia tra storia, tecniche e curiosità

Di Patrik Santos Trindade

La fotografia tra storia, tecniche e curiosità

La fotografia, nella sua storia, ha avuto molti cambiamenti, dal bianco e nero al colore fino al passaggio dall’analogico al digitale ed entrambe le rivoluzioni hanno avuto un impatto sulla modalità di cattura e interpretazione della realtà, aprendo nuove possibilità artistiche e tecniche. 

Fotografare in bianco e nero ha rappresentato la normalità per più di un secolo, grazie alla natura dei materiali sensibili alla luce disponibili, e solo negli anni ‘30 si iniziò a sperimentare con tecniche che permettevano delle stampe di immagini a colori. Però, il bianco e nero continuò a predominare, anche per la sua semplicità, la libertà di immaginazione e di interpretazione e per la capacità di concentrarsi sulle forme e sulle ombre senza la “distrazione” del colore. Il passaggio al colore, invece, avvenne gradualmente, diventando popolare e disponibile a tutti solo negli anni ‘60. La policromia, infatti, non solo aggiungeva un nuovo livello di dettaglio, ma costituì anche un valido strumento espressivo per i fotografi. Allo stesso tempo, però, la fotografia analogica, che utilizzava pellicole e camere tradizionali, era ancora in pieno sviluppo, anche se gli scatti venivano esposti su pellicole chimiche che poi dovevano essere sviluppate e stampate in laboratorio tramite un complesso e costoso processo manuale che, in parte, finiva col limitare fortemente la creatività di chi non aveva le disponibilità economiche per poterne usufruire. 

Ma è con l’arrivo del digitale,, negli anni ’90 che la fotografia ha vissuto un nuovo cambiamento radicale, dando infatti la possibilità di scattare centinaia di foto senza il bisogno della pellicola (e, di conseguenza, di svilupparla) e ha rivoluzionato il modo di lavorare dei fotografi, offrendo maggiore libertà creativa e di espressione. Le fotocamere digitali catturano l’immagine come una serie di dati numerici, che possono essere manipolate senza limiti in post-produzione. Inoltre, il passaggio dal bianco e nero al colore è diventato automatico grazie ai sensori sempre più avanzati, che riproducono una vasta gamma di tonalità. Il digitale ha anche reso la fotografia molto più accessibile a tutti e l’editing digitale ha permesso una manipolazione senza precedenti, sollevando però tante discussioni sulla “verità” dell’immagine e sulla perdita della fisicità del negativo. Tuttavia, l’introduzione del digitale non ha cancellato il fascino della fotografia analogica, che rimane l’opzione scelta da chi ama la sua texture unica e l’approccio più mediato. 

Con la sua evoluzione straordinaria, la fotografia ha arricchito la comprensione visiva e artistica della nostra società, rendendola uno strumento di comunicazione sempre più potente e versatile, pur mantenendo vive le sue radici storiche.

Patrik Santos Trindade

 

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