Il contenuto della circolare numero è riservato.
Lo sport come metafora della vita
“Wow, che fortuna, tu salti scuola per allenarti”. Già, bello eh. Ma nessuno parla mai di quanto sia complicato il tutto, di quanto sia brutto essere esclusi dai propri amici perché “tanto avresti detto di no per andare ad allenarti”, di quanto sia difficile tornare a casa la sera tardi e, stremati, mettersi a studiare tutto quello che i tuoi compagni hanno studiato in un pomeriggio intero. E poi di quanto sia frustrante, anche, non avere la comprensione dei professori, che molte volte (anche se non tutti…) considerano solo ed esclusivamente l’aspetto scolastico, di quanto sia demoralizzante vedere gli obiettivi di una stagione andare in fumo a causa di un infortunio e di quanto sia, infine, scoraggiante non avere, a volte, il sostegno di alcune persone per le quale daresti tutto.
Molto spesso, infatti, si ha un’idea impropria di come sia essere uno studente-atleta, soprattutto da quando sui social appaiono, nella maggior parte dei casi, solo le immagini belle di questo mondo. E io stessa, facendo parte di questa categoria, noto che molto spesso la gente dà per scontato che tu sappia già fare tutto, che tu sia già bravissima in tutto quello che fai, ma, soprattutto, che tu vinca tutte le competizioni a cui partecipi. Eppure non è così, e non è così per il semplice fatto che un atleta, indistintamente dallo sport che pratica, passa una vita intera ad allenarsi per poi, nel novanta per cento dei casi, abbandonare l’agonismo.
Ma nonostante i momenti difficili, fare sport significa anche essere parte di un qualcosa di indescrivibile, di una famiglia, significa avere sempre qualcuno su cui contare anche quando tutto sembra non andare come previsto, significa imparare a gioire anche per i successi di qualcun’altro, non solo per i propri, e significa crescere con degli obiettivi, dei sogni e delle aspirazioni. Ma più di qualsiasi altra cosa, fare sport significa imparare a credere in se stessi.
Non vi aspettavate questo finale, ammettetelo, e mi auguro che con la lettura di queste mie righe vi siate fatti un’idea un po’ più precisa di quello che è l’affascinante, seppur molto competitivo, mondo degli studenti-atleti. E sappiate anche che, per quanto riguarda loro, non è finita qui: tenetevi pronti, perché ci saranno delle sorprese…
Nora Armandi
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