Io, adolescente del 2025, vi dico che…

Di Patrik Santos Trindade

Io, adolescente del 2025, vi dico che…

Mi chiamo Patrik, ho 18 anni e come tanti ragazzi della mia età mi sento spesso pieno di domande. Viviamo con addosso una pressione continua: essere bravi a scuola, avere un piano per il futuro, stare bene con gli altri, sembrare sempre felici. Ma la verità è che non sempre stiamo bene. La salute mentale, oggi, è un argomento di cui si parla sempre più, ma che resta ancora difficile da affrontare davvero. A volte ci sentiamo persi, sotto stress, stanchi dentro, ma cerchiamo di non farlo vedere, perché abbiamo paura di essere giudicati o di sembrare deboli. E invece sarebbe bello poterne parlare senza vergogna. 

Le relazioni, poi, sono un vero rompicapo, perché vorremmo connessioni vere, ma spesso ci troviamo in mezzo a rapporti vuoti, dove contano solo le apparenze. Certo, gli amici sono importanti, ma, a volte, ci sentiamo soli anche in mezzo alla gente. E in famiglia, anche se c’è affetto, non sempre riusciamo a dirci tutto. Intorno a noi il mondo sembra impazzito: guerre, crisi, cambiamento climatico, e anche se non ne parliamo spesso, ci pensiamo, eccome. Ci chiediamo se avremo un futuro sicuro, se potremo davvero costruire qualcosa. 

Eppure io, Patrik, vi dico che nonostante tutto, ci credo ancora. Nei sogni, nelle emozioni vere, in una vita che abbia senso. Non vogliamo essere perfetti, vogliamo solo essere ascoltati. E capiti, per davvero, anche se non è facile crescere in questo mondo.

Patrik Santos Trindade

 

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