Il contenuto della circolare numero è riservato.
Vita da prof…
Gossip
«Adesso, gentilmente, riponete i vostri cellulari nella scatola. Per la cronaca, mettete via anche gli smartwatch, magari nello zaino, sennò a che vale non avere il telefonino in mano?!».
«Ma prof, poi come faccio a sapere che ore sono? Oggi devo pure andarmene prima perché c’è sciopero dei mezzi…».
«Tranquilla, dimmi a che ora devi andare, così ti avviso io: sai, l’orologio che porto al polso serve proprio a questo…».
«Prof, a proposito, ma come fa a capire l’ora senza i numeri? Non si confonde, con tutte quelle asticelle?!».
«Devo confessarti una cosa: in realtà, sono un mago e i miei poteri mi permettono di leggere un orologio senza i numeri…».
«Certo, come no! Prof, ma se i miei genitori mi devono chiamare urgentemente, come faccio?».
«Tranquillo, non ve li ho fatti silenziare proprio per questo…».
«E se mi scrivono?».
«Stai sempre tranquillo, se ti arrivano tre messaggi di fila, te lo restituisco e li leggerai…».
«Prof, e se telefonano a scuola e non mi trovano perché non sono nella mia solita aula?!».
«Tranquillo, il centralino e lì, davanti a noi, e io da qui mi accorgerei se ci dovessero essere chiamate urgenti. Ci sono ancora altre obiezioni processuali o possiamo iniziare a fare quello per cui siamo qui?».
«Tranquillo, prof, possiamo iniziare…».
«Gentilissimi. Dunque, il tuo articolo mi è molto piaciuto, non troppo lungo e contenente le informazioni essenziali e più interessanti, bravo! Certo, ci hai messo un po’ per consegnarlo, ma meglio tardi che mai. Ovviamente, adesso, devi recuperare il tempo perduto, quindi te ne assegno subito un altro che secondo me potrebbe essere nelle tue corde…».
«Prof, devo andare immediatamente in bagno e mi porto anche il cellulare…».
«…».
«Prof, a proposito dello sciopero di oggi: ma perché ci dice sempre che noi alunni non possiamo scioperare? Questa cosa non è un po’ anticostituzionale?».
«Nientemeno! Qui urge fare un po’ di chiarezza: in Italia, per legge, possono scioperare solo i lavoratori, voi siete studenti e potete, se volete e come tutte le persone, manifestare liberamente ma pacificamente il vostro pensiero, anche organizzandovi in cortei…».
«Ma prof, non è giusto così però: cioè, “oggi sciopero” colpisce molto di più che “oggi manifesto”, vuole mettere, è anche una questione di potenza delle parole, ed è una cosa molto importante, direi fondamentale…».
«Mi sa che, forse, mi hai preso un po’ troppo alla lettera quando vi ho parlato della forza e del valore delle parole. E poi, scusa, ragionando così discrimini i manifestanti e le loro legittime rivendicazioni: ti sembra costituzionale?!».
«Prof, così però mi confonde…».
«Prof, ma se nel giornale ci occupassimo anche di gossip? Che ne pensa? Una bella rubrica in cui riportare le notizie più fresche e interessanti: faremmo il boom di lettori, si fidi, spaccheremmo. E poi, ricorda quel meme che le ho mostrato l’altra volta? Journalism is organized gossip, quindi…».
«Sul boom di lettori potresti avere decisamente ragione, una rubrica di “cronaca rosa” diventerebbe un’enciclopedia! Ma poi penso che così rischierei di togliervi il piacere di “gossippare” nelle aule, nei corridoi, nei laboratori, in mensa, nei bagni, in palestra, sul prato. E poi, sui bus, sui treni, su whatsapp, nei messaggi vocali, nelle telefonate, quando passeggiate o uscite insieme: no, non posso, mi sentirei troppo in colpa…».
«Ok, prof, ho capito, è stato più che chiaro! Però sarebbe divertente, troppo divertente, lo ammetta…».
Prof. Antonio Fragapane

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